« Il n'y a pas de civilisation primitive, ni de civilisation évoluée, il n'y a que des réponses différentes à des problèmes fondamentaux et identiques » - Claude Lévy-Strauss
Mercoledì 5 agosto 2023 alle ore 12 e 34 minuti.
Oggi dopo un mese d'insufficienza renale cronica è morto Fulmine.
Lo scelsero da una cucciolata Gabriele ed Elisa nella primavera del 2008, forse marzo.
Aveva una sorella bellissima, nera, pelo lungo una macchia bianca sul petto scomparve d'estate, probabilmente l'ha presa qualcuno che passava.
Il nome glielo ha dato Gabriele; a sua sorella Milù, lo diede Elisa.
Un gatto con tratti di follia. Di colpo partiva ad altissima velocità e si arrampicava sul muro alto 3 mt, non si sa come ci riuscisse, e s'infilava nel sottotetto dei box. Una volta saltò da un tetto alto almeno 5 mt. Spesso per scendere in strada non saltava dal muraglione esterno, ma correva in discesa sul muraglione, saltare per lui era troppo lento.
A volte inspiegabilmente aggrediva per breve tempo Tigre o Luna o Polpino, poi gli passava.
Lo chiamavi schioccando la lingua e lui correva a chiedere e dare coccole. Sempre, quando arrivavi, correva a farti le coccole.
Eri lontano nel bosco, schioccavi la lingua e lui arrivava e poi ti seguiva anche per 3 km, esplorando, drizzando il pelo, raramente, quando qualche odore non gli piaceva, oppure si arrampicava rapidissimo su un albero.
Aveva 4 anni ma era un bravo papà putativo degli altri, catturava e delicatamente, senza uccidere portava agli altri animali di tutti i tipi.
Una volta spinse con fare schifato un grosso rospo, per farlo conoscere.
Insegnava la lotta tra gatti e la caccia. Un bravo padre putativo.
Quando arrivava un gatto invasore era pronto alla difesa spalleggiato dagli altri, è lì che probabilmente in uno scontro ha preso la FIV. E che parolacce diceva, un lessico felino di insulti complicatissimo.
Terrorizzato dai tuoni e dai temporali. Ovviamente anche i petardi di natale e capodanno, allora voleva entrare in casa a tutti i costi e si nascondeva nel posto più oscuro.
Era il gatto più sporco che abbia mai visto, si lavava male, anche perché amava dormire al limitare del bosco, nella paglia o nella terra.
D'inverno la grande ammucchiata, Fulmine, Luna, e Tigre, tutti insieme nella stessa cesta. A volti si isolava da solo sulle mensole dove spesso c'erano dei sacchi di pellet.
Come gli altri sul cofano della macchina se caldo. Spesso se faceva caldo allungati sul tetto.
Un gatto è l'amico esigente di casa. Lui era molto esigente, e molto affettuoso.
A tratti con la mente lo vedo. Lo vedo che si avanza dal bosco, con il suo passo strano, un po' dinoccolato e ondeggiante.
Ho fatto un tumulo zen come per Shira, è vicino a lei, al limitare del bosco, tra fiori di campo, erba, gigli, un lime inselvatichito e sotto una giovane mimosa
Una buca di 50 cm di profondità, terra di bosco per coprire, uno strato di ciottoli e sopra grosse pietre, una verticale e semiluna.
Un sudario di canapa
Il tumulo è un simbolo per ricordarci chi ci ha dato qualcosa nella vita mentre, naturalmente, ritorna nel ciclo naturale della vita.
Colonna sonora
The Cranberries
Dreams